Lady Lazarus 2.0 e Fabrizio Ugas
Chi sono Marcello Stefanelli e Gabriele Santucci
Marcello Stefanelli è cantautore, scrittore, artista eclettico e sound engineer savonese. Con Gabriele Santucci (programmatore, musicista, sound engineer e artista altrettanto eclettico) fonda il gruppo Lady Lazarus 2.0, dal titolo della poesia di Sylvia Plath. Entrambi scrittori e compositori, lavorano da quasi vent’anni nell’ambito del ghostwriting. La musica e la scrittura in senso lato riguardano quindi le loro attività principali, lasciando ampio spazio, però, anche all’arte figurativa, all’ideazione di app e alla loro programmazione.
Insieme hanno istituito la software house e recording studio Vibrisse Studio Savona, attraverso cui si sono specializzati in Realtà Aumentata e Blockchain, proponendo diversi modelli di utilità, dalla didattica al mondo della musica. A tal riguardo hanno curato varie produzioni artistiche importanti. Insieme a Max Manfredi hanno riarrangiato e prodotto il brano “E’ tutto qui” di Gianni Siviero, presente nella raccolta “Io credevo” vincitrice della Targa Tenco 2020 come miglior album a progetto; si tratta di un’opera collettiva che “ridisegna” le canzoni di Siviero e vede la partecipazione di grandi nomi tra cui Vecchioni, Locasciulli, De Scalzi e molti altri. Sono arrivati in finale al Tenco come “miglior opera in assoluto 2022” con il disco “Il grido della fata” di Max Manfredi [1], appena dietro al rapper Marracash. La produzione artistica è stata curata assieme al Maestro Fabrizio Ugas, altro relatore di questa lezione. Anche il cantautore Gabriele Priolo, parte del progetto “Educare alla lettura, ingegneria del racconto”, ha collaborato con Gabriele Santucci e Marcello Stefanelli per la produzione artistica della sezione intitolata “Domani”, capitolo che conclude il suo album “La prigione dei pupazzi” e getta le basi del genere musicale “disruptive”. I due di Vibrisse Studio, tra le altre cose, si sono occupati anche di teatro, di nuovo assieme a Max Manfredi, in veste di attori e compositori di musiche di scena, sotto la regia di Roberta Ricca, ex regista RAI, ora scrittrice di romanzi.
I Lady Lazarus 2.0 hanno collaborato con alcuni dei più importanti e noti musicisti della scena internazionale e italiana, tra i quali Bob Callero, storico bassista di Lucio Battisti, Elisa Montaldo, celebre artista della scena prog, Max Manfredi e lo stesso Maestro Fabrizio Ugas. Hanno inoltre curato i booklet (illustrazioni e grafiche) di artisti come Alberto Marchetti e Max Manfredi (rispettivamente “La musica dell’Onda” e “Il grido della fata”), per cui hanno anche programmato innesti di AR. A tal proposito uscirà, dopo la versione CD e Vinile, la versione “Scrigno” de Il grido della fata, un modello di fruizione musicale totalmente nuovo, che farà a meno del disco di plastica, senza però rinunciare all’oggetto fisico. Attraverso la sola realtà aumentata, lo Scrigno rivelerà le canzoni dell’album, esperienze video e aggiornamenti (e riarrangiamenti) in divenire. Il fine con cui viene proposto lo Scrigno è quello di offrire al pubblico un motivo reale per non passare attraverso la pirateria, grazie all’appeal di avere tra le mani un’esperienza immersiva e di possedere un oggetto bello, analogico, indispensabile come innesco della realtà aumentata.
Nel 2020, inoltre, durante il lockdown, hanno ideato un appuntamento di streaming fisso, insieme a Lorenza Saettone, Federico Sirianni e Max Manfredi, per sostenere i musicisti impossibilitati a lavorare e, al contempo, raccogliere fondi da devolvere alla sanità. Il Quarantena Tour è stato seguitissimo (il gruppo raduna quasi 5000 membri) e ha contribuito a una raccolta fonti che ha superato la somma di 62000 euro per sostenere la Croce Azzurra di Moneglia.
Chi è Fabrizio Ugas
Fabrizio Ugas è maestro di chitarra classica, professore e compositore di grande fama. Cagliaritano, si diploma in chitarra classica con il massimo dei voti al Conservatorio P.L. Da Palestrina di Cagliari sotto la guida del M° Luigi Mazzullo. Più tardi consegue il diploma di Il livello in Didattica Strumentale con la tesi: “La scuola di chitarra fra tradizione e innovazione” al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. Ha studiato composizione con il M°Alberto Colla.
Fin da giovanissimo svolge un’intensa attività concertistica sia come solista che in diverse formazioni cameristiche. Dal 1999 al 2006 è stato chitarrista in tutte le opere liriche con chitarra presso il teatro lirico di Cagliari. Sempre dal 1999 inizia la sua attività di compositore per il teatro con la compagnia teatrale Cjaika, realizzando le musiche di scena per gli spettacoli: “Concerto per il Burlador” Cagliari , “EXITUS” Segni Barocchi Festival di Foligno, “Ballate a mare” Genova, Teatri di mare, tournée in barca a vela per i porti del mediterraneo. Nel 2001 compone le musiche del film documentario sulla vita dello sceneggiatore Franco Solinas. Il film, patrocinato dai registi Gillo Pontecorvo e Costa Gavras, è stato presentato a Roma nel settembre del 2002.
Nei primi anni del 2000 nasce il sodalizio con il cantautore genovese Max Manfredi, con cui realizzerà, in qualità di arrangiatore e di direttore artistico, gli album “Luna Persa”, “Dremong”, “Il Grido della fata”. Con “Luna Persa” prodotto da Ala Bianca ha vinto nel 2009 della Targa Tengo come miglior disco dell’anno e con Dremong si è aggiudicato con il brano Il Negro la finale come miglior canzone singola del Tenco del 2015.
Durante questa lezione si è parlato di musica, di testo, di metrica, di arrangiamento, di suono, di campionamento e del concetto di ispirazione, portando avanti la tesi per cui ispirarsi è sempre collaborare: con se stessi, con la Musa, con il passato, con gli altri, con l’oggetto… Non si prende, ma si scambia. Quest’idea è di un’importanza molto forte, soprattutto in questo presente storico, in cui la competizione portata avanti negli ultimi secoli ha finito per esaurire le risorse e ha innescato solo conflitti. Al contrario ogni successo medico, scientifico, tecnologico è sempre stato il risultato di uno scambio – e questo anche nell’arte.
[1] Sono i produttori artistici dell’album Il Grido della fata di Max Manfredi, di cui abbiamo parlato nella lezione con il cantautore Max Manfredi qui